I social velocizzano e poi c'è Casa, un po' come quella pagina bellissima su ig "vita lenta"
Comunque sono molto d'accordo su tutto.
I ritmi di vita sono diventati di un frenetico incredibile, almeno qui in città, c'è un esaurimento fra la gente che te dico fermate, ma allo stesso tempo mi sembra che la mentalità stia un pochino cambiando piano piano.
Lo raccontavo a delle amiche nordiche di Matteo, che mi fanno sempre domande sulla vita qui a Roma.
Sono tutte più giovani, già hanno figli, sono sposate, staccano da lavoro il primo pomeriggio.
C'è un ritmo di vita così diverso da quelle parti, è tutto più tranquillo, a na certa pure du palle, infatti sbadiglio continuamente
Agganciandomi al discorso lavoro e vita invece, da dopo il covid mi sto impegnando a non farmi più problemi sugli straordinari non concessi, sulla malattia, sui permessi. Tanto la medaglia al valore non la da nessuno, se te possono fa fuori lo fanno tranquillamente quindi perché?
Mi piacerebbe avere più tempo per me, per le cose che mi piacciono. Stando fuori 12 ore al giorno riesco a fare ben poco e non è un discorso di volontà, è che a fine giornata mi sento proprio sdrumata fisicamente e mentalmente.
Aggiungiamo in tutto questo la pesante assenza di Gigi, che coronava le mie/nostre giornate, c'era tutta la catena organizzativa settimanale per andarlo a sentire.
Dovrei farmi un cane (oltre quello con cui già convivo

)