Psicoterapia e Neurodivergenze

Off-Topic... dove puoi parlare...
di tutto quello che ti pare...
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Roberto P
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Messaggio da Roberto P »

Esatto Giada...diciamo che ho scritto tranquillo ma più ci penso più sale la rabbia.

Ed è qui, per me, quel circolo negativo che fomenta tutto il malessere all'ennesima potenza e la sensibilità personale fa il resto.

Questo è successo a me...col tempo ho imparato a dividere le cose.

Ho la fortuna di avere una passione e mi sono posto ancora degli obbiettivi...e poi ci sono amici e persone con cui riesco a parlare apertamente.

A qualcuno sto pure sul bicipite della montagna :s11008: quello purtroppo non posso farci nulla.

Però, proprio per non andare troppo off topic con la mia soap opera, credo che:


.... parlare e condividere tutto quello che ti fa stare male con la persona giusta faccia davvero tanto.


Ognuno sceglie quella persona, e non ha importanza se hai 20 o 70 anni, non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto.


La cosa che più mi ha fatto paura quelle due settimane in psichiatria è che la maggior parte dei ricoverati erano ragazzi purtroppo.
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Giadina
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Messaggio da Giadina »

Roberto P ha scritto: 09 ott 2025, 18:10 .... parlare e condividere tutto quello che ti fa stare male con la persona giusta faccia davvero tanto.

È però un percorso difficile e anche trovare la persona giusta non è semplice, ma come dici, non bisogna mai vergognarsi di chiedere aiuto, se però l'aiuto lo si vuole, io lo vedo con mia Mamma che a volte ha dei momenti di down forti, non c'e niente che tenga, non si fa aiutare ed in casa mia si è sempre pensato che dagli psicologi ci vanno i matti.
Per dire...
:s19053:
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Roberto P
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Messaggio da Roberto P »

Giada a me ha salvato un centimetro e per arrivare a credere che non c’era altra soluzione vuol dire che stavo davvero male.

La mia testa diceva che era l’unica strada; ti dico, quando qualcuno mi parlava,li per li ascoltavo, ma poi da solo iniziavo con le paranoie…in silenzio e pensavo a cose ancora peggiori di prima.

È un’angonia che alimenta malessere e non vedi l’ora che tutto finisca.

Non chiedermi come ne sono uscito perchè quando provavo a lasciare gli psicofarmaci andavo in crisi di astinenza e ricomparivano gli attacchi di panico. Ho provato ad eliminare sotto controllo medico tutto, contrariamente al volere dei medici ma ce l’ho fatta;anche se questa cosa mi ha cambiato tanto dentro.

Quando hai scritto che darsi completamente agli altri è sbagliato, non è proprio vero perchè Andrea un mio amico con cui faccio musica, è stato più di un fratello per me. Ho trattato male anche lui in un’occasione ed anche lui ha creduto che fossi definitivamente andato. Non so come abbia fatto ma mi è stato vicino… forse la passione per la musica non so ma, credo davvero che qualcuno da lassù me lo abbia mandato per aiutarmi.

Ai miei parenti, a mio fratello ed a mia cognata che mi hanno cresciuto sin da quando sono nato ho chiesto di starne fuori e che avrei gestito la cosa al meglio. Loro mi hanno creduto, come sempre, ed oggi sono qui a raccontarti un pezzo buio della mia vita, credo il più difficile di tutti, sperando che possa essere d’aiuto a qualcuno che ne ha bisogno.

Il consiglio che posso darti è di starle vicina perchè è la medicina più forte di tutte.
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Giadina
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Messaggio da Giadina »

Però non ho scritto che è sbagliato, ho scritto che non so quanto sia giusto darsi completamente agli altri, ma se nel momento in cui lo si è fatto si era sereni e soddisfatti, va bene così.
:s19053:
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Roberto P
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Messaggio da Roberto P »

E ti confermo che anche secondo me è corretto così come hai scritto. Ed aggiungo che è anche per queste mie sviste (chiamasi incomprensioni) che ci si capisce male ma, fino a quando c’è Amore c’è anche la comprensione perchè mi conosci, sai che sono una “”testina”” e non lo faccio apposta; quando invece l’Amore è finito, è finita anche la pazienza e si comincia a viaggiare con la creatività. E non è quella artistica.

Io non sono perfetto… ho i miei alti e bassi femminili da maschietto anch’io, ma siamo esseri umani. Lo ripeto, non sono perfetto ma, di una cosa sono sicuro: che non sono cattivo.

La cattiveria e l’invidia hanno distrutto il sogno di vivere serenamente insieme.
Me ne sono fatto una ragione e continuo la mia vita. Un po di rabbia perchè poteva andare meglio ma sicuramente peggio di com’è andata non credo.

Sono qui e sono felicissimo di poter continuare a credere nelle cose belle e nei sogni che si realizzano.
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Dendo
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Iscritto il: 19 dic 2018, 11:38

Messaggio da Dendo »

Topic molto "giusto" e adatto ai tempi Michele..
Potrei scrivere 38 pagine di topic a riguardo e non basterebbero mai.
Sottolineo l'importanza e la necessità di cancellare lo stigma che c'è nei confronti delle figure di supporto psicologiche/psicoterapeutiche/psichiatriche.
Non scenderò nei dettagli della mia esperienza, ma dopo 20 anni di terapia a 43anni mi sono deciso di andar ancora piu a fondo ed ho ricevuto 2 diagnosi di quelle elencate nella lista delle neurodivergenze.
E cosi un pomeriggio di dicembre ho compreso tutta una serie di tasselli della mia vita che vanno da quando ho 8 anni ad oggi..
Ho capito la procrastinazione infinita, l'odio x la routine, la sofferenza per l'aspetto sociale, la sofferenza nei confronti della subordinazione, la rigidità in alcuni ambiti, il controllo eccessivo, la necessità di solitudine e soprattutto il collegamento viscerale con la musica.
Ascoltare determinato tipo di musica mi consente di fare cose che non voglio fare, mi permette di studiare, di concentrarmi, di fare un lavoro noioso, mi consente di leggere più di 20 pagine di un libro senza distrarmi ogni riga.. e il crearla è l'escamotage che il mio "se" bambino ha trovato per comunicare col mondo, per restare a galla, in vita, per riuscire ad esprimersi, per dare sfogo alla creatività e all'alto funzionamento.
E'stata la toppa alla falla del mio domino sociale. E'il modo in cui il mio cervello comunica con l'esterno in maniera più autentica.
Tutto ciò da piccolo si trasformava purtroppo in "è timido, svogliato, potrebbe fare di più, sta sempre da solo, fa i compiti all'ultimo..".. mentre in realtà trovavo tutto noioso, banale, scontato, privo di stimoli. Questi ultimi purtroppo sono la mia condanna. Ci sarebbe per parlarne ore, settimane, mesi.
Un consiglio dall'alto dei miei 20 anni di studi su me stesso è: non siete la vostra diagnosi.
Tutto ciò che scoprirete su voi stessi, dovete usarlo per modellare il mondo che vi circonda, per comprendere come funzionate e per comunicarlo a chi vi sta intorno, che con affetto e tanta pazienza, deve imparare a comprendere.
La "normalità" è un concetto che deve sfumare in funzione della diversità, della unicità.
Non deve essere una lotta tra "neurotipici" e "neurodivergenti" ma piuttosto un "ognuno è fatto e funziona a modo proprio".
La strada è lunga ed in salita. Ma 20 anni fa un topic cosi non c'è stato, ed oggi c'è.
Ed è già tanto.

Vi lascio un paio di link per chi volesse.

https://muddlemendadhd.substack.com/p/a ... medium=web
https://lifeat.io/blog/tuning-in-how-mu ... rain-focus
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