Topic molto "giusto" e adatto ai tempi Michele..
Potrei scrivere 38 pagine di topic a riguardo e non basterebbero mai.
Sottolineo l'importanza e la necessità di cancellare lo stigma che c'è nei confronti delle figure di supporto psicologiche/psicoterapeutiche/psichiatriche.
Non scenderò nei dettagli della mia esperienza, ma dopo 20 anni di terapia a 43anni mi sono deciso di andar ancora piu a fondo ed ho ricevuto 2 diagnosi di quelle elencate nella lista delle neurodivergenze.
E cosi un pomeriggio di dicembre ho compreso tutta una serie di tasselli della mia vita che vanno da quando ho 8 anni ad oggi..
Ho capito la procrastinazione infinita, l'odio x la routine, la sofferenza per l'aspetto sociale, la sofferenza nei confronti della subordinazione, la rigidità in alcuni ambiti, il controllo eccessivo, la necessità di solitudine e soprattutto il collegamento viscerale con la musica.
Ascoltare determinato tipo di musica mi consente di fare cose che non voglio fare, mi permette di studiare, di concentrarmi, di fare un lavoro noioso, mi consente di leggere più di 20 pagine di un libro senza distrarmi ogni riga.. e il crearla è l'escamotage che il mio "se" bambino ha trovato per comunicare col mondo, per restare a galla, in vita, per riuscire ad esprimersi, per dare sfogo alla creatività e all'alto funzionamento.
E'stata la toppa alla falla del mio domino sociale. E'il modo in cui il mio cervello comunica con l'esterno in maniera più autentica.
Tutto ciò da piccolo si trasformava purtroppo in "è timido, svogliato, potrebbe fare di più, sta sempre da solo, fa i compiti all'ultimo..".. mentre in realtà trovavo tutto noioso, banale, scontato, privo di stimoli. Questi ultimi purtroppo sono la mia condanna. Ci sarebbe per parlarne ore, settimane, mesi.
Un consiglio dall'alto dei miei 20 anni di studi su me stesso è: non siete la vostra diagnosi.
Tutto ciò che scoprirete su voi stessi, dovete usarlo per modellare il mondo che vi circonda, per comprendere come funzionate e per comunicarlo a chi vi sta intorno, che con affetto e tanta pazienza, deve imparare a comprendere.
La "normalità" è un concetto che deve sfumare in funzione della diversità, della unicità.
Non deve essere una lotta tra "neurotipici" e "neurodivergenti" ma piuttosto un "ognuno è fatto e funziona a modo proprio".
La strada è lunga ed in salita. Ma 20 anni fa un topic cosi non c'è stato, ed oggi c'è.
Ed è già tanto.
Vi lascio un paio di link per chi volesse.
https://muddlemendadhd.substack.com/p/a ... medium=web
https://lifeat.io/blog/tuning-in-how-mu ... rain-focus