Mercoledì ho ricevuto una supplenza da una scuola di un paese qui vicino dove ero stata già tre anni fa.
All'epoca, grazie ad un'altra supplenza più lunga in un paese più distante, ero riuscita a mettere su strada la macchina, quindi era molto più facile spostarmi.
Chiamavano di giorno in giorno, così, per evitare che, di volta in volta, i bambini aspettassero (perdendo così almeno un'ora), avevo avuto l'idea (ridicola anche per mia madre) di partire tutte le mattine a prescindere dalla chiamata della segreteria.
Praticamente partivo senza sapere se avrei ricevuto la supplenza oppure no, e andavo a sostare nel piazzale della scuola.
Alcune volte mi andava bene, altre male, di fatto mi ero guadagnata il titolo della "Supplente che arriva prima di tutte".
Quando Mercoledì ho ricevuto la loro chiamata, ho fatto l'impossibile per trovare qualcuno che mi accompagnasse (per garantire la mia sopravvivenza, quella di Mamma e dei micetti, tra le altre cose, ho dovuto bloccare la macchina, perfino la patente è scaduta... inutile aggiungere che sto ancora pagando l'impossibile per risonanze, preventivi -il dentista vuole 250 quattrini per un preventivo che, fino a quindici giorni prima, a detta sua non avrebbe avuto alcun costo-, inoltre dovrò trovare il sesto dentista per le cure, perché lui si rifiuta di eseguirle, a risarcimento avvenuto si intende. La gamba? Probabile si finisca sotto i ferri e poi in carrozzina), tutto invano.
Non ho potuto che richiamarli e dir loro, piangendo, che per raggiungerli sarei andata anche a piedi... ma che ero costretta a rifiutare.
Ho finito la mattinata infilata dentro un tubo metallico, immobile, tra atroci dolori e le palle a terra, se consentito...
La sera pensavo ancora alla scuola (si trattava di una supplenza di un giorno, nessuna questione di soldi, ci avrei pure rimesso), ho scritto una mail alla Dirigente per scusarmi e spiegare la situazione, e mi sono addormentata (si fa per dire, mi sono impasticcata di antidolorifici, poi che ne so).
Mi sono svegliata con il cellulare che squillava... "Maestra Maria Elena, c'è una supplenza di due giorni".
Ho detto vabbè, non hanno fatto in tempo a leggere, non hanno realmente inteso...
Non arrivo a parlare che mi viene chiesto se riesco, in un quarto d'ora, a raggiungere la stazione degli autobus (che hanno spostato dove ha perso le scarpe il Creatore).
"Dica all'autista: sono Fazio. Faccia come le dico".
Come finisce questa lunga storia?
La gamba ha ceduto per strada, nonostante questo, alle 8:31 ho raggiunto la meta...
L'autobus mi ha portata a scuola (ho sbagliato strada, dopo il trauma cranico c'è anche un problema di memoria, buon per me), lì ho trovato apparecchiata una tavola di Dolcezza, gentilezza, umanità...
Una Bellezza indescrivibile...
Un addetto alla segreteria per accompagnarmi al plesso indicato, colleghe con le classi per aria, intente ad organizzare il mio rientro...
Un film.
E ancora, dal momento che nella mail ho scritto "Se potessi fare un abbonamento, verrei tutti i giorni, anche senza alcuna garanzia", cosa ha fatto la scuola?
Hanno pensato a farmi l'abbonamento per viaggiare con l'autobus.
Intanto in due giorni ho messo sotto torchio le povere due classi che mi sono capitate sotto mano

, ma i bimbi hanno fatto un sacco di compiti, hanno letto tantissimo, ho aiutato anche i bimbi assegnati alle Maestre di sostegno e così ho donato qualche piccolo attimo di respiro.
Tra una cosa e l'altra ci ho infilato qualche storia sulla Gioconda, Leonardo, La Cappella Sistina, la Pietà e la Basilica di San Pietro, che ho detto "Ok, domani i genitori verranno a linciarmi chiedendomi come mi viene in mente con bimbi di seconda". Invece si sono incuriositi e sono andati a cercare, LOVE LOVEEE!!!!!!
Ho imparato che l'America è stata scoperta da Trump... miasi... e che, nel Bene quanto nel Male, è difficile dimenticarsi di me.
Ma che talvolta si fa finta di non conoscermi, questo dentro di me l'ho sempre saputo.
La cosa bella del prossimo mese (sempre che non abbiano fatto l'abbonamento fino al termine delle attività scolastiche, potrei morire dalla felicità) è che non sono affatto sicura che lavorerò, ma potrò comunque crederci tutte le mattine, e preparare le condizioni migliori, qualora dovesse accadere.
Mamma era al telefono durante la merenda e ha detto che no, una maestra così non vorrebbe averla, e a dirla tutta, nemmeno io
Qualche secondo di distrazione non si nega a nessuno, perfidissima.
Ho trovato questa frase Bellissima su un muro e l'ho rubata... riassume proprio tutto quello che voglio, da Sempre.
Chi non è in grado di realizzare tali condizioni, può spostarsi di lato, che ci penso io a farlo.