Casa DAG

Dottor Tanz ha scritto: 28 mar 2019, 20:17 Non li compatisco ma li scanso... Gente così è deleteria e molto pericolosa a mio modesto parere.... Bisogna prendersi SEMPRE le proprie rsponsabilità per quello che si dice e/o quello che si fa... Non assumere sembianze ti rende incline a diventare di tutto....

Sono tutto e niente allo stesso tempo.
Persone così, ne conosci una e le hai conosciute tutte, anche se poi si diversificano, il concetto resta quello.
Non si capisce mai di che colore sono.
Anche se uno in mente ce l’avrei.

Marè ha scritto: 28 mar 2019, 14:02 comincio a non tollerare più chi urla costantemente contro il proprio marito, notte e giorno, senza considerare che accanto vivono delle persone.

considerando appunto il rispetto zero per chi vive accanto...
ma a parte questo io mi domando veramente come può una Donna riuscire a gridare così contro il proprio marito o addirittura insultarlo e sputargli in faccia le peggio cose?
se ne vedono/sentono tantissime di ste cose...
io a volte ci penso, non sarei mai capace io di trattare così male il mio compagno... ci si scontra a volte è vero e penso normale.... ma morirei io piuttosto che fargli così male...
poi ci sono quelle che usano il proprio compagno come accessorio o peggio ancora zerbino e queste mi fanno salire un demone che non vi dico.... bah....

Non lo so Pam, la lite a cui accenavo oggi è terminata poco dopo le 19.
Trai da sola le conclusioni del caso.
Tra l’altro la violenza sugli uomini è un argomento del quale non si parla per niente, ma è un problema concreto.
Nemmeno io capisco come si possa trattare così il padre dei propri figli.
In generale nessuno merita di essere trattato così.

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Mi urtano quelle situazioni dove per ottenere quello che è un diritto bisogna arrivare ad inkazzarsi, urlare, minacciare o fare la sceneggiata...

Penso che se una cosa è NO (perchè è effettivamente giusto che sia no) alla fine non c'è modo che tenga... detta con le buone o detta con le cattive resta no...

Ma se si prova più volte con le buone... e non si hanno riscontri... ma appena si alzano i toni la cosa diventa si... allora perchè kazzo non si può arrivare pacificamente a quel sì?!? Magari non alla prima... ma alla fine c'è una conclusione civile...
Invece no... bisogna alzare la voce... e solo a quel punto si smuove qualcosa...

Sta cosa mi urta... perchè (in questi casi) il modo moralmente sbagliato diventa quello che in pratica funziona... e viceversa... e non dovrebbe essere così.

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Chi non sa mantenere le distanze....

In auto... Nelle file....

Tutti appiccicati al tuo kulo per paura di non si sa cosa...

Tutti di corsa con la prescia...


Che ansia...

Giadina ha scritto: 31 mar 2019, 15:28 Chi non sa mantenere le distanze....

In auto... Nelle file....

Tutti appiccicati al tuo kulo per paura di non si sa cosa...

Tutti di corsa con la prescia...


Che ansia...

Specialmemte quando emanano quegli odorini di composta putrefazione.
Ma a prescindere, sentirsi il fiato sul collo disturba.
Non è che pestando i piedi di chi sta davanti (o appestandoli) si arriva prima.
Lasciano tutti la pentola che bolle a casa.

L’utilizzo a sproposito della parola “trash” per indicare chi o cosa è diverso nella sua genuinità.
Abbiamo gente responsabile di far morire le persone mentre si trovano a percorrere un dannatissimo ponte, quelli nessuno li definisce “trash”.
O i vari politici che passano più tempo nei salotti televisivi che a risolvere i problemi della gente.
Le parole usate a k*z** di cane mi danno veramente Fastidio.

Chi si prende la libertà di fotografare le persone o ciò che appartiene loro senza nemmeno chiedere il permesso di poterlo fare.
Il fatto che oggi anche le macchinette per il caffè siano dotate di fotocamera non significa che ci si può improvvisare paparazzi e catturare a proprio insindacabile piacere l’immagine altrui, specialmente se poi il tutto viene accompagnato da un discutibile processo di condivisione.

La prescia si dice anche qui e fa parte di me. Vado di corsa praticamente ogni giorno. E non sono ritardataria, anzi! È che ho sempre tanto da fare.

Mi dà un enorme fastidio vedere le cose aperte. È una specie di mania.
Tipo i cassetti, le ante, le bottiglie... Mi fanno veramente incavolare quando lasciano tutto aperto.

Anche se sono ospite o al ristorante, ho sempre la tentazione di chiudere le bottiglie, ma mi trattengo controvoglia.

Non so perché. Mi sale il disagio.

Quelli che hanno confuso il pesce d’Aprile con la mancanza di educazione.
Andateci e restateci.