Celeste ha scritto: 11 mar 2025, 12:47
Denny..
Leggendo questa frase "voi come avete superato..........." , rimango in stretto silenzio per un attimo. Non perché io non abbia parole,ma è difficile esprimersi in modo sincero ,dare dei consigli, mi sento molto sensibile a questo e non vorrei mai fare male a qualcuno, anche con una mezza parola fuori posto, ma d'altronde sono una persona sincera e quello che mi sento di dirti è che purtroppo non c'è una medicina a questo dolore che è vero,ti toglie l'allegria, la voglia di fare e persino di Essere, che non sanguina e lascia ferite che non sono visibili
"Guarire " fa male.
Una soluzione, una risposta giusta non c'è, però posso dire che anche se certi dolori non possono essere dimenticati, possono essere trasformati.
C'è una forza dentro noi ,che prima o poi vien fuori, quando meno te l'aspetti, anche se forse ora non credi sia così.
Condivido tutto.
Non ci sono risposte, forse il dolore non si supererà mai.
Io ho perso Papà da un anno, a 59 anni, io ne ho 38, la differenza di età era così minima, potevamo invecchiare insieme ma non è andata così. E lo devo accettare.
Nonostante la sua situazione clinica e di vita fossero a mia conoscenza, se ci penso non me ne capacito.
Quando veniva qui da noi a casa lo guardavo sempre dalla finestra camminare sulla strada, quasi come se sapessi che da un giorno all'altro lo avrei perso.
Pensare ad altro. Questo mi fa andare avanti.
Se mi fermo, sto male, sempre.
Se parte qualcosa che me lo fa ricordare piango, sempre.
A Torino ho pianto anche su Elektro Message, perché la ascoltavamo insieme, per dire.
Le ferite da fuori sembrano non esserci, viviamo la nostra vita, ma dentro c'è un vuoto nel cuore indecifrabile.
Mi dispiace molto per la tua Mamma.
Scrivere questo post mi ha spezzata in due.