Meco ha scritto: 26 gen 2019, 20:46
I rifiuti che ci poniamo dentro a prescindere, che di conseguenza diventano poi i nostri limiti...
Strettamente connesso a questa frase...
Io è da quando avevo 18 anni che sono intollerante al lattosio.
E la cosa è andata via via "peggiorando" con gli anni, nel senso che all'inizio era una cosa leggera, un fastidio, infatti, tante cose "vietate" le mangiavo comunque senza troppi problemi.
Ora non è più così, evito tutto anche lontanamente associabile al lattosio (tipo che se in una pizzeria mi dicono che la fanno anche con mozzarella senza lattosio, mi faccio fare cmq la pizza senza mozzarella x paura che si sbaglino e mi diano quella con la mozzarella normale).
Mi hanno sempre detto che c'erano delle pastiglie da prendere prima dei pasti, che facilitano la digestione del lattosio, ma a 18 anni non ci pensavo affatto... boh! E' solo che pensare di dover prendere ogni volta una pastiglia prima dei pasti, tipo vecchietto
, non mi garbava molto come cosa.
E così fino ad ora, mi sono imposto questo limite ed è sempre stato così. Se una cosa non la posso mangiare, o trovo un'alternativa (e fortunatamente negli ultimi anni le alternative sono saltate fuori, anche se i prezzi di certi alimenti proprio :sm34: !!!) oppure evito.
L'altro ieri per caso ho sentito la pubblicità alla radio di una di queste compresse masticabili e oggi mi son deciso a passare dalla parafarmacia ad ordinarle (perché non le avevano e tra l'altro il tizio mi ha guardato come se gli avessi chiesto la Luna. Mah!).
Boh! Vedrò di provarle per vedere come va.
Più che altro mi sono deciso un po' perché d'estate mi piace andare in montagna e là è il kingdom of the latte
, un po' perché a fine mese ho un matrimonio e, anche se ho avvertito dell'intolleranza, i diretti interessati sono un po' rincoglioniti e son sicuro che al menù alternativo non c'hanno pensato!
Dal punto di vista, invece, delle ansie, io mr. ansia per eccellenza, mi faccio mille problemi quando viaggio (o meglio quando blocco ogni iniziativa di viaggio).
Sono, penso, la persona più insicura sulla faccia della terra e il mio carattere non certo estroverso, non mi aiuta affatto a combattere l'insicurezza.
Mi piacerebbe fare dei viaggi, anche mordi e fuggi cazz* mene, e visitare tanti posti all'estero, ma gna fò. C'ho paura. Non penso riuscirei a far niente, a muovermi, a farmi capire, a non perdermi (
), a non mettermi in qualche casino (e per quelli come me, magri, con gli occhiali e che si fanno i cazzi propri è come essere calamite).
E' una cosa che mi pesa.