Casa DAG

L'esempio che mi viene in mente (per forza di cose, sono in qualche modo costretta nell'averci a che fare) sono tre personaggi cresciuti veramente in mezzo allo Schifo, con dinamiche familiari spaventose (e accettate nel loro contesto, vedi incesti e porcherie di ogni genere).
Per loro mafiosi, gente avida, approfittatori, assassini... sono persone a modo, mentre quelli onesti, che fanno Sacrifici per sopravvivere, sono dei Cretini da deridere, gente della quale approfittarsi e da sottomettere, perché (secondo loro) "scemi".

Terra terra: questi parlano bene di mafiosi e latitanti, e deridono gente che fa del Bene, giudicandoli nella peggio maniera.

Dipende dai Valori (di merd*) che hanno loro. Essendo cresciuti nella fetenzia, valutano tutta la porcheria possibile come cose buone, ricchezza emotiva, "nobiltà"...
E disconoscono invece i Valori sani.




Altro esempio: tra uno che ammazza e chi viene ammazzato, per loro la vittima è l'assassino.


Parliamo di follia, me ne rendo conto...
Ma riflettevo di come questa cosa si estenda a tante persone.
Non ci si sforza ad esprimersi sugli altri in maniera obiettiva, ma lasciandosi influenzare dai propri "valori".



Ecco perché, quasi sempre, le voci che vanno girando sulle persone, non corrispondono mai al vero.
Più che alle "voci", ai giudizi espressi, alle dicerie... bisognerebbe stare attenti a chi parla miasi miasi miasi.
Metti che è gente sballata di 'sto tipo... ..

Che ci sono persone e persone, la maggior parte le riconosci fin da subito(in qualche modo), ci sono sempre dei piccoli segnali e vanno ascoltati..

Marè ha scritto: 24 nov 2024, 22:54
Non ci si sforza ad esprimersi sugli altri in maniera obiettiva, ma lasciandosi influenzare dai propri "valori".

E perché?

Perché è facile.

Ci vogliono tanta intelligenza e forza di volontà secondo me, è uno sforzo non da poco uscire dalla propria zona di "valori".

Forse anche Onestà...


qualche post fa forse accennavo a certe sgradevoli situazioni... a cose che ho accettato per Amore della mia Mamma...


...



in questo momento penso che mi fanno davvero tanta pena, ma tanta, tutti quelli che trovano un movente nelle azioni degli altri, uno scopo, un tornaconto, un guadagno.


"Se si è accollata tutto questo, vuol dire che lei non paga quest'altro".


...



"Se prende le difese di Tizio e Caio, significa che ha ottenuto un qualche beneficio".



Questo dice tanto sull'Anima delle persone...
e non dice nulla di buono.



Mi piacerebbe che un giorno, quelli che possono dire di conoscermi veramente, si alzassero e prendessero parola...
Che lo dicessero a voce alta... "Maria Elena per Amore altrui è capace di fare questo e pure peggio, avendo in cambio lo schifo dello schifo".


Mamma mi ha detto... non per giustificare chi non capisce, e straparla dicendo schifezze, ma effettivamente risulta difficile concepire che qualcuno riesca ad uscire fuori dal seminato come me...
Che qualcuno possa davvero fare le cose senza nessun genere di guadagno, anzi, ricevendone in cambio male, è difficile a credersi.



E di questo mi ero già accorta.
Che è difficile credere alla Verità.

Naaa in pochissimi fanno cose senza un tornaconto Marè

Io lo faccio, ma non credo sia per reale bontà d'Animo, ma per una Intelligenza non del tutto o affatto sviluppata, anche di tipo emotivo.

Non è un bel momento, per me e Mamma...
Sono molto dispiaciuta, delusa da me stessa, ho cercato sempre di sacrificare l'impossibile per accontentarla...
per quanto sappia che, nell'accontentare gli altri, si sbaglia solamente.
Per far felici le persone a cui vogliamo bene, c'è un solo modo... fare prima la nostra, di Felicità.



Sarà che, dopo l'incidente, non ho più la pazienza e la forza di prima... ma non riesco più a sopportare, né a tenermi le cose...
penso solo che, se fossi stata ascoltata, adesso Casa mia, quella dei Nonni, sarebbe salva...
e non avrei a che fare con gente di una bassezza inenarrabile.


Per quanto abbia fatto tutto per Amor suo, ho sbagliato...
non si fanno le cose per Amore degli altri, si fanno per Amore di se stessi.



Mi disturba anche, e molto, ritrovarmi ancora impelagata in una società in cui, se non c'è un uomo in casa, allora di te possono farne carne da macello...
serve sempre l'uomo in casa che metta a posto i conti con i prepotenti, se ci sono solo donne, le si può violentare e calpestare in ogni modo.




Sono tanto stanca... e mi mancano le persone a cui voglio Bene davvero, quelle con cui vorrei parlare, ma non posso.
O perché non ci sono più, o non ci sono mai state.




Sempre specificando nessun riferimento a mio "padre", spero possa entrargli ed uscirgli dalle orecchie.
È lui che ci ha cacciate in questa situazione, mia madre che si è intestardita, ed io che mi sono intestardita a voler sempre cautelare gli altri, e mai me stessa.




Se un genitore abbandona un figlio, ha molte attenuanti.
Non era pronto/a a fare il genitore, non aveva il senso della maternità e/o paternità, gli è caduto dal cielo un fagotto.
Penso che ci sia molta più indulgenza nei confronti dei genitori che abbandonano i figli, di quanta non ce ne sia per i figli che, messi davanti alla drammatica scelta di dover vivere, sopravvivere o, in certi casi, morire... scelgono di dare un senso alla propria Vita (che è un dono di Dio... i genitori non sono i proprietari di altre persone), e andarsene.



Quando ne farò una buona magari avviso, faccio prima

Mi spiace Marè, tante e troppe cose insieme.
Leggendo condivido ogni pensiero, spero tu possa trovare la Forza!

Non volevo andare off per l'ennesima volta di là, ma quel concetto "Il tuo giorno non è il tuo forno, se scegli bene..." nella sua semplicità e simpatia, esprime un concetto pratico e molto vero.
Prima ancora che scegliere chi ci sta intorno, bisogna saper scegliere dove stare.
Gli alberi hanno la sfortuna di non potersi spostare per via delle radici, ma le nostre, di radici (l'abitudine, la pigrizia, la paura di cambiare) non ci giustificano...
Quando si è nella condizione di dover sopportare qualcosa, quella condizione non è più giusta per noi... e, se e quando si può, bisognerebbe fare di tutto per non friggerci dalla mattina alla sera. E accettare di veder calpestata la propria Dignità e i propri diritti.


Comunque... non che ci sia da vantarsene, ma sono riuscita ad iscrivermi al corso per la Cresima.
Lo so, ne sono consapevole... ma quando ero giovane io, non si usava farla insieme alla prima Comunione.
Avevo scelto come madrina la Nonna, ma poi la vita è andata a scatafascio e ci sto pensando adesso...


Nel richiedere il certificato di Battesimo è venuto fuori che, il parroco di allora, non voleva battezzarmi... avrebbe chiesto delle "garanzie" (ovvero che mio "padre" si assumesse le responsabilità della famiglia).
Non ho capito che colpe potessi avere io, vabbè... non ho più cosa sentire e/o vedere.

Sono elettrizzata, anche perché nella Parrocchia dove si terrà il corso, a parte che sono tutti di idee francescane, ma fanno un sacco di cose, serate cinema (con tanto di pop corn e zucchero filato, ci sguazzo), di tutto e di più.
I frati sono stati dolcissimi con me, non vedo l'ora che ci suggeriscano il libro di testo da prendere.

(Se ci sono errori non li vedo, le linee verdi sul display da stamattina sono due)

Marè ha scritto: 01 dic 2024, 21:56 Non volevo andare off per l'ennesima volta di là, ma quel concetto "Il tuo giorno non è il tuo forno, se scegli bene..." nella sua semplicità e simpatia, esprime un concetto pratico e molto vero.
Prima ancora che scegliere chi ci sta intorno, bisogna saper scegliere dove stare.
Gli alberi hanno la sfortuna di non potersi spostare per via delle radici, ma le nostre, di radici (l'abitudine, la pigrizia, la paura di cambiare) non ci giustificano...
Quando si è nella condizione di dover sopportare qualcosa, quella condizione non è più giusta per noi... e, se e quando si può, bisognerebbe fare di tutto per non friggerci dalla mattina alla sera. E accettare di veder calpestata la propria Dignità e i propri diritti.

Il concetto espresso da quella frase è molto preciso e veritiero.

Penso a tutti i poveri disgraziati, buttati per strada, all'ingresso delle metropolitane, negli ospedali o dove capita, che non ricevono mai alcun genere di risposta da Dio, poiché quest'ultimo riceve moltissima posta.
E siccome tutti 'sti poveri pidocchiosi scrivono con penne prese in prestito allo sportello di qualche banca, su fogli stropicciati, riciclati, e anche un po' sporchi, la schiera di simpatici angioletti cestina tutto, perché da sempre il contenitore ha avuto più importanza del contenuto.


Insomma, penso che Dio è come Andreotti.
E non solo lui.
A seguire: Babbo Natale end meni mor.