Una foto del mio battesimo, una delle poche che ho con mio padre Saverio e mia mamma Assunta. In fondo a destra, quasi ventenne, c'è mio fratello Franco:
Di mio papà ricordo davvero poco, quasi nulla, ma tutti mi hanno raccontato che era una persona molto buona. Dopo qualche mese a causa di una brutta malattia mio papà ci lascia e mio fratello con mia cognata Rosa appena sposati, decidono di restare a vivere con noi. Siamo restati con loro praticamente fino a quando avevo 10 anni; sono cresciuto con i miei nipoti ma come fratelli.
Nel 1988 mia mamma conosce colui che è stato il mio punto fermo, proprio come dovrebbe esserlo un genitore per un figlio a quell'età. Si chiamava Giuseppe o (zio Peppino) e con lui, io e mia mamma decidiamo di andare a vivere in un altro paese.
E' stato grazie a lui il mio primo approccio alla musica; mi regalò un 286 Olivetti (appena uscito) con una Roland E-36 collegata con le prime scatolette via MIDI.
Ex carabiniere paracadutista, un uomo tutto d'un pezzo e dal grande cuore d'oro. Quando anche lui è venuto a mancare mia mamma è stata fortissima, sopportandomi in tutto e per tutto, nelle mie scelte e nei miei percorsi sicuramente discutibili ma anche quando c'erano discussioni alla fine lei cedeva, diciamo che si era un po rassegnata dalla mia testardaggine
Purtroppo nel 2003 anche lei ci lascia e non senza nulla. Un genitore darebbe la vita per i propri figli e posso dire che lei è stata davvero una gran mamma. Crescere un bimbo a 47 anni non è facile oggi, pensate negli anni 80.
Vi mando un bacio, ovunque voi siate