Feste di paese, sagre, tradizioni, usanze
Mi riferivo anche ad oggi che é l’8 Marzo 🥳
"Io Ti Amo!!!"
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
Allora no, legata ad oggi nulla...
Sa...Lento Violento
Anche a Foggia.bene ha scritto: 08 mar 2019, 10:54Da me durante la settimana santa si fa quella cittadina il mercoledì, la messa con la lavanda dei piedi al giovedì e il venerdì santo c'è la processione per il paese con varie statue che ripercorrono la morte di Gesù...
Il venerdì santo portano in processione i Misteri (le statue che rappresentano la Passione). Vanno tutti nella stessa direzione, tranne Gesù morto.
Il momento clou è l'incontro dell'Addolorata con il carro del Figlio morto. Straziante anche la musica che accompagna.
The beat, the bass, the drum, the groove. The Gigi Gigi' Style
I Misteri credo ci siano nella zona del trapanese, qui da noi no...
Aggiornerò pian piano
Aggiornerò pian piano
"Io Ti Amo!!!"
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
Martedì
"Io Ti Amo!!!"
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
“Qualsiasi siciliano, passeggiando per le vie della propria città o del proprio paese, si sarà imbattuto almeno una volta nella vita nelle Teste di Moro, cioè quei vasi ornamentali di ceramica dipinti a mano che raffigurano il volto di un uomo e di una donna. Questi vasi, emblema della cultura e dell’arte siciliana, non nascono da un sorprendente estro creativo da parte degli artigiani siculi, ma sono il frutto di una leggenda propagata nel corso dei secoli. Dietro alle Teste di Moro, in siciliano note anche come Graste, si nasconde una storia d’amore fatta di passione, tradimenti, gelosia e sfociata nella vendetta.
Si narra che intorno all’anno 1000, durante la dominazione dei Mori in Sicilia, nel quartiere arabo Kalsa (nel cuore di Palermo) viveva una bellissima fanciulla che passava le sue giornate dedicandosi alla cura delle sue piante. Un giorno, dall’alto della sua rigogliosa balconata, venne notata da un Moro che stava passando da quelle parti. Questo, non appena la vide, se ne invaghì immediatamente e non esitò un attimo a dichiarargli il suo amore. La ragazza, colpita da tale dichiarazione, ricambiò con passione il sentimento del Moro, ma la loro storia iniziata con tanto ardore era destinata ad una vita breve. Ben presto la giovane scoprì che il suo amato doveva fare ritorno in Oriente dove ad attenderlo c’erano moglie e figli. Nel cuore della notte, sentitasi tradita ed umiliata, la ragazza si abbandonò ad un momento di gelosia e ira funesta uccidendo il suo Moro mentre stava dormendo. Successivamente ne tagliò la testa e vi creò una sorta di vaso in cui piantò all’interno un germoglio di basilico di cui si prese cura giorno per giorno. Grazie al suo inebriante profumo, la pianta di basilico, considerata l’erba dei re (dal greco Basilikos), raccolse l’invidia dei vicini della fanciulla che non persero tempo a realizzare vasi in terracotta con le stesse fattezze della Testa di Moro.
Oggi le Teste di Moro sono riprodotte quasi sempre in coppia. Entrambi i vasi, che sul capo tengono una corona e un turbante che richiama all’Oriente, sono riccamente ornati con gioielli, fiori e agrumi. Il loro fascino ha colpito anche gli stilisti Dolce & Gabbana che nel 2014 li hanno resi protagonisti di una sorprendente collezione”.
Quando farà bel tempo magari metterò la foto dei miei, adesso sono in casa perché temo possano rovinarsi durante l’inverno (purtroppo hanno costi inaccessibili).
C’è anche la tradizione di esporre delle pigne, sempre in ceramica.
Leggevo invece dei pomi di Grottaglie, il loro significato è bene o male simile a quello delle pigne.
P.S. Si espongono principalmente nei balconi antichi, dotati ad ogni lato di “spuntoni” in ferro.
Si narra che intorno all’anno 1000, durante la dominazione dei Mori in Sicilia, nel quartiere arabo Kalsa (nel cuore di Palermo) viveva una bellissima fanciulla che passava le sue giornate dedicandosi alla cura delle sue piante. Un giorno, dall’alto della sua rigogliosa balconata, venne notata da un Moro che stava passando da quelle parti. Questo, non appena la vide, se ne invaghì immediatamente e non esitò un attimo a dichiarargli il suo amore. La ragazza, colpita da tale dichiarazione, ricambiò con passione il sentimento del Moro, ma la loro storia iniziata con tanto ardore era destinata ad una vita breve. Ben presto la giovane scoprì che il suo amato doveva fare ritorno in Oriente dove ad attenderlo c’erano moglie e figli. Nel cuore della notte, sentitasi tradita ed umiliata, la ragazza si abbandonò ad un momento di gelosia e ira funesta uccidendo il suo Moro mentre stava dormendo. Successivamente ne tagliò la testa e vi creò una sorta di vaso in cui piantò all’interno un germoglio di basilico di cui si prese cura giorno per giorno. Grazie al suo inebriante profumo, la pianta di basilico, considerata l’erba dei re (dal greco Basilikos), raccolse l’invidia dei vicini della fanciulla che non persero tempo a realizzare vasi in terracotta con le stesse fattezze della Testa di Moro.
Oggi le Teste di Moro sono riprodotte quasi sempre in coppia. Entrambi i vasi, che sul capo tengono una corona e un turbante che richiama all’Oriente, sono riccamente ornati con gioielli, fiori e agrumi. Il loro fascino ha colpito anche gli stilisti Dolce & Gabbana che nel 2014 li hanno resi protagonisti di una sorprendente collezione”.
Quando farà bel tempo magari metterò la foto dei miei, adesso sono in casa perché temo possano rovinarsi durante l’inverno (purtroppo hanno costi inaccessibili).
C’è anche la tradizione di esporre delle pigne, sempre in ceramica.
Leggevo invece dei pomi di Grottaglie, il loro significato è bene o male simile a quello delle pigne.
P.S. Si espongono principalmente nei balconi antichi, dotati ad ogni lato di “spuntoni” in ferro.
"Io Ti Amo!!!"
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
Bellissima storia.
In dialetto anche qui diciamo graste per indicare i vasi.
Il basilico, invece, vasinicòla o vasonicòla. Può essere che derivi da qualche leggenda simile.
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Quando leggo questo topic non posso fare a meno di canticchiare Radici.
In dialetto anche qui diciamo graste per indicare i vasi.
Il basilico, invece, vasinicòla o vasonicòla. Può essere che derivi da qualche leggenda simile.
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Quando leggo questo topic non posso fare a meno di canticchiare Radici.
The beat, the bass, the drum, the groove. The Gigi Gigi' Style
piace molto anche a me “Radici”.
Comunque spero domani di portarvi una sorpresa
Comunque spero domani di portarvi una sorpresa
"Io Ti Amo!!!"
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
Bella la storia delle teste di moro
Visti e sentito parlare ma non ho mai approfondito...
Da me si chiamano Craste invece...
Visti e sentito parlare ma non ho mai approfondito...
Da me si chiamano Craste invece...
Sa...Lento Violento
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Grottaglie... La mia Città... la Mia Terra....Marè ha scritto: 18 mar 2019, 15:18
C’è anche la tradizione di esporre delle pigne, sempre in ceramica.
Leggevo invece dei pomi di Grottaglie, il loro significato è bene o male simile a quello delle pigne.
P.S. Si espongono principalmente nei balconi antichi, dotati ad ogni lato di “spuntoni” in ferro.
Non appena ho 2 minuti vi racconto la storia dei Pumi e di cosa rappresentano!