Volevo fare una riflessione riguardo la tematica che ci sta colpendo questo periodo.
Stiamo vivendo dei giorni assurdi,
di disorientamento totale.
Cercavo di fare un paragone con un qualcosa che nel passato che io ricordi abbia avuto un grande impatto sulla società.
L'unica cosa che mi è venuta in mente, anche se totalmente diversa, ma molto forte a livello "emotivo" fu l'attentato del 11 Settembre.
Quelle immagini, il devasto, la distruzione di alcune certezze in poche ore.
Una situazione e una pagina di storia che ha provocato un cambiamento importante nelle nostre menti, nelle norme comportamentali dei viaggi,
nella gestione delle grandi folle. Un qualcosa di sconosciuto (in quel caso, la possibilità di un attentato terroristico) ha preso forma nella nostra testa.
La pagina che stiamo vivendo oggi , ha ancor più dell'incredibile.
Ci ritroviamo fermi in casa, senza poter portare avanti il nostro lavoro.
Per chi lavora nel mondo degli Eventi ma non solo, la sensazione è di totale disorientamento.
Cosa faremo nel futuro? Quanti sopravviveranno stando fermi molto tempo?
Un qualcosa che ci sembrava totalmente estraneo, lontano, in un continente, come l'Europa,
dove difficilmente avremmo pensato di dover affrontare il problema di un virus.
Eppure la globalità, la possibilità per tutti di poter raggiungere ogni luogo del mondo, ci porta a dover confrontarci con questa situazione.
Tolta la fase della gestione sanitaria,
dove ovviamente sono venute fuori tutte le varie lacune di un sistema ridotto quasi ai minimi dai tagli politici,
di una società che ormai riceve mille informazioni ed è rappresentata da una % di persone che ancora non è capace a distinguere l'informazione autorevole da quella senza fondamento, fatta per creare polemiche, confusioni o inutili discussioni.
L'Italia ha dato dimostrazione, grazie al contributo senza sosta di personale sanitario e dei volontari, addetti alla Protezione Civile, di saper dare quel 101% durante le emergenze. Dal punto di vista solidale (tolti quei 4 stronzi che ci saranno sempre), siamo un paese che porta addosso le ferite delle brutte pagine storiche che ha vissuto, e ha imparato a tirarsi su le maniche e darsi da fare.
Questo è il motivo che più di tutti, mi fa sentire fortunato a vivere questa emergenza globale in questo paese.
Oggi il discorso del Premier Conte è stato particolarmente spontaneo e sincero,
ed è questa una cosa che mi sta facendo riporre molta fiducia nella sua figura.
Ha praticamente fatto capire agli Italiani che non saprà quanto durerà, quando finirà, ma che farà tutto quello che è in suo potere fare.
Ha parlato di fase 2 , uscita dall'emergenza, come step successivi che questo governo sosterrà fino all'ultimo.
Però credo che l'Italia e in un'ottica più ampia, l'Europa sommariamente, non siano pronte per gestire al meglio quella che è stata definita "fase 2".
La fase della convivenza con il virus.
Perchè ?
Da un mese stiamo guardando quello che succede in Cina per avere una parvenza di previsione su come potremmo vivere in futuro.
Si parla tantissimo di come l'Oriente, superata l'emergenza, stia gestendo questo "dopo", utilizzando la tecnologia al servizio della sicurezza dei loro Paesi.
Prendo i due concetti più importanti che sono stati ribaditi più volte: utilizzo della geolocalizzazione e il controllo termico.
""Attraverso l'utilizzo dei cellulari, viene controllato ogni singolo movimento dei cittadini, censiti e schedati.
Attraverso scanner termici, ogni persona è esaminata istantaneamente, così da scongiurare una possibile positività al virus.""
Personalmente sono due concetti che io vedo , totalmente distanti da quello che potremmo fare nell'immediato futuro.
La Cina, la Corea sembrano distanti anni luce in questo senso..
L' Italia è fatta di realtà, piccole, dove la tecnologia ancora non è mai arrivata. Dove nessuno ci ha mai investito.
Come si può pensare ad una cosa del genere ? Troveremo soluzioni alternative?
Ripongo più fiducia in questo senso, nella ricerca di un farmaco efficace.
Una soluzione che però richiede tempo.
E ripeto: quanti riusciranno a sopravvivere ?
Per non parlare di quanto tempo saremo costretti a chiudere le frontiere per evitare i contagi di rientro ?
E questo al Turismo fa male, molto male.
Capiremo un'altra cosa, un concetto più volte ribadito e mai del tutto sfruttato: l'Italia potrebbe campare solo di Turismo.
In tutto ciò voglio anche prendere quel lato positivo della situazione che stiamo vivendo,
questo stare a casa forzato ci può far stare (per chi può), più vicini con le nostre famiglie
ci da la possibilità di sederci e pensare , massimizzare dei lavori da casa sempre rimandati al futuro,
di poter portare avanti una dieta e uno stile di vita migliore,
di lasciarsi alle spalle momentaneamente lo stress,
di far riposare le nostre città, inquinate e sporche.
e Voi cosa pensate?
Cosa succederà dopo il Coronavirus ?
“Un qualcosa che ci sembrava totalmente estraneo, lontano, in un continente, come l'Europa, dove difficilmente avremmo pensato di dover affrontare il problema di un virus”.
Ed è qui l’inghippo, a prescindere dal virus o da qualsivoglia altro evento “catastrofico”, percepire determinate cose come distanti da noi.
Ho imparato a ragionare in una logica di vicinanza: ciò che succede dall’altra parte del mondo, riguarda anche me.
In termini pratici, non mi metto in viaggio per andare a difendere i diritti dei pinguini, degli orsi polari o di chi vive per le strade in qualche continente sperduto, piuttosto cerco di capire se qualcuno vicino a me sta affrontando un momento difficile e, nel mio piccolo, provo ad essere utile.
È difficile definire uno scenario, nel caso specifico DEI virus, già da almeno un ventennio gli addetti al settore (infettivologi, virologi e chi studia la materia nello specifico) avevano realizzato della possibilità concreta che queste malattie potessero colpire seriamente le persone e, se non erro, in modo particolare dal 2015 si era acceso un vero e proprio campanello d’allarme.
Ora il “perché” i governi di tutto il mondo non siano stati allertati così da potersi “preparare”, questo non l’ho ancora capito.
Di certo, stando a quanto spiegano persone competenti in materia, era qualcosa che tutti dovevamo aspettarci, solo che nessuno (almeno, parlo per me) ne sapeva nulla.
Molte attività non riapriranno, non quelle che erano già state duramente colpite dalla crisi.
Nella mia città si stima che un 30% di attività (di vario tipo) chiuderanno per sempre.
La vita sociale cambierà per forza, saremo tenuti a rispettare delle regole ben precise, cambierà nuovamente il modo di viaggiare e di svolgere tantissime altre cose.
Chi può (penso ai cinema, ad esempio) penso riuscirà a superare la crisi prevedendo degli spettacoli con un numero minore di persone che possano stare distanti le une dalle altre.
Un principio simile penso sarà valido anche per i ristoranti, forse le palestre si regoleranno a turni, insomma, lì dove si può, penso si adotteranno misure straordinarie (che potrebbero un domani diventare ordinarie) per riuscire a riprendere una qualche forma di quotidianità.
Per tutti quegli eventi la cui natura è invece strettamente legata ad un’alta concentrazione di persone, lì onestamente non so come si procederà.
Bisognerà reinventarsi e in questo penso che l’essere umano sia bravo, a condizione che ciò non significhi riprendere le vecchie abitudini.
Quanto ai rapporti sociali, penso che tutti siamo più o meno abili a distinguere chi c’é e vuol esserci da chi, invece, non c’è.
Non serviva una pandemia per darci Consapevolezza in tal senso, ma è anche vero che queste giornate mi sono state utili per conoscere persone che, per i motivi più disparati, avevo deciso di tenere distanti.
Altra cosa positiva, sto cercando un ulteriore modo per fare la mia parte a livello ambientale e, finalmente, mi sono procurata una caraffa filtrante per l’acqua.
Chiusa in casa non sto riuscendo a fare moltissimo, vivo una specie di stato di congelamento che non è da me, ma sto cercando di essere indulgente con me stessa.
Con l’alimentazione mi sono persa ma sto già provvedendo, quanto al resto sono rimasta una rompicogl1oni.
Mi piace che la Natura si stia riprendendo i suoi spazi, non mi piace la punizione che ci è toccata: adesso che l’aria era buona da respirare, dobbiamo metterci le mascherine.
Ma ad altri è toccata una punizione ben peggiore che dovrebbe farci realmente riflettere sull’enorme potere che abbiamo di cambiare le cose.
Quanto al nostro Paese, spero che tutti lo supporteremo, dalle piccole alle grandi cose.
E magari non sentire più discorsi atroci, visto che siamo tutti Italiani e, in generale, tutti esseri umani e sotto lo stesso cielo.
La solita vagonata di banalità, pensavo questo.
Non sono all’altezza di contributi più costruttivi
Ed è qui l’inghippo, a prescindere dal virus o da qualsivoglia altro evento “catastrofico”, percepire determinate cose come distanti da noi.
Ho imparato a ragionare in una logica di vicinanza: ciò che succede dall’altra parte del mondo, riguarda anche me.
In termini pratici, non mi metto in viaggio per andare a difendere i diritti dei pinguini, degli orsi polari o di chi vive per le strade in qualche continente sperduto, piuttosto cerco di capire se qualcuno vicino a me sta affrontando un momento difficile e, nel mio piccolo, provo ad essere utile.
È difficile definire uno scenario, nel caso specifico DEI virus, già da almeno un ventennio gli addetti al settore (infettivologi, virologi e chi studia la materia nello specifico) avevano realizzato della possibilità concreta che queste malattie potessero colpire seriamente le persone e, se non erro, in modo particolare dal 2015 si era acceso un vero e proprio campanello d’allarme.
Ora il “perché” i governi di tutto il mondo non siano stati allertati così da potersi “preparare”, questo non l’ho ancora capito.
Di certo, stando a quanto spiegano persone competenti in materia, era qualcosa che tutti dovevamo aspettarci, solo che nessuno (almeno, parlo per me) ne sapeva nulla.
Molte attività non riapriranno, non quelle che erano già state duramente colpite dalla crisi.
Nella mia città si stima che un 30% di attività (di vario tipo) chiuderanno per sempre.
La vita sociale cambierà per forza, saremo tenuti a rispettare delle regole ben precise, cambierà nuovamente il modo di viaggiare e di svolgere tantissime altre cose.
Chi può (penso ai cinema, ad esempio) penso riuscirà a superare la crisi prevedendo degli spettacoli con un numero minore di persone che possano stare distanti le une dalle altre.
Un principio simile penso sarà valido anche per i ristoranti, forse le palestre si regoleranno a turni, insomma, lì dove si può, penso si adotteranno misure straordinarie (che potrebbero un domani diventare ordinarie) per riuscire a riprendere una qualche forma di quotidianità.
Per tutti quegli eventi la cui natura è invece strettamente legata ad un’alta concentrazione di persone, lì onestamente non so come si procederà.
Bisognerà reinventarsi e in questo penso che l’essere umano sia bravo, a condizione che ciò non significhi riprendere le vecchie abitudini.
Quanto ai rapporti sociali, penso che tutti siamo più o meno abili a distinguere chi c’é e vuol esserci da chi, invece, non c’è.
Non serviva una pandemia per darci Consapevolezza in tal senso, ma è anche vero che queste giornate mi sono state utili per conoscere persone che, per i motivi più disparati, avevo deciso di tenere distanti.
Altra cosa positiva, sto cercando un ulteriore modo per fare la mia parte a livello ambientale e, finalmente, mi sono procurata una caraffa filtrante per l’acqua.
Chiusa in casa non sto riuscendo a fare moltissimo, vivo una specie di stato di congelamento che non è da me, ma sto cercando di essere indulgente con me stessa.
Con l’alimentazione mi sono persa ma sto già provvedendo, quanto al resto sono rimasta una rompicogl1oni.
Mi piace che la Natura si stia riprendendo i suoi spazi, non mi piace la punizione che ci è toccata: adesso che l’aria era buona da respirare, dobbiamo metterci le mascherine.
Ma ad altri è toccata una punizione ben peggiore che dovrebbe farci realmente riflettere sull’enorme potere che abbiamo di cambiare le cose.
Quanto al nostro Paese, spero che tutti lo supporteremo, dalle piccole alle grandi cose.
E magari non sentire più discorsi atroci, visto che siamo tutti Italiani e, in generale, tutti esseri umani e sotto lo stesso cielo.
La solita vagonata di banalità, pensavo questo.
Non sono all’altezza di contributi più costruttivi
"Io Ti Amo!!!"
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
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- pam
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- Iscritto il: 18 dic 2018, 17:22
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- INSTAGRAM: pamealtrestorie
cosa succederà...non ne ho idea..
sicuramente la ripresa sarà molto lenta e graduale..
anche se adesso parlano della data del 13 Aprile..
ma la gente deve capire che poi il 14 Aprile non si potrà mica scendere in piazza a festeggiare come se l’Italia avesse vinto i Mondiali.. mi fa arrabbiare il menefreghismo.. ne vedo ancora tanto tramite ridicoli stati whatsapp gente che nonostante tutto continua a uscire a far vedere che è ai giardinetti con i bambini.. e frasi stupide come “passeggiata col bambino? sempre fatta!” come se fosse una sfida...a me da molto l’idea del “tu mi dai delle regole io me ne frego e faccio quello che voglio”..... come se fossero convinti che sta situazione non li riguarderà mai da vicino.
ti posso parlare della mia esperienza personale..
abito in provincia di Milano..
e sono a casa in ferie forzate dal 14 Marzo.
all’inizio dovevano essere solo 5 giorni.. poi man mano hanno continuato di settimana in settimana a prolungarmi le ferie.. e sono ancora a casa adesso fino al 5 aprile. avevo 42 giorni di ferie mai fatte.. me le stanno facendo fare adesso in questo periodo almeno evitano più possibile gli assembramenti in ufficio.. tra ferie forzate e gente che lavora da casa si sono organizzati così qui da me.. il mio compagno per esempio lavora da casa già dal 24 FEBBRAIO!.. xke a milano hanno praticamente chiuso quasi tutto fin da subito.. NONOSTANTE IL TRISTE MOMENTO DI LUTTO CHE RISPETTO CON TUTTO IL MIO CUORE devo ammettere di sentirmi molto molto fortunata. poter passare un po di tempo a casa era il sogno di una vita.. finalmente.. sono andata a convivere nel mese di Ottobre.. da allora non avevo ancora avuto modo di “godermi” appieno la casa... è quello che sto facendo dal 14 Marzo.. ed è proprio per rispetto di questo momento di dolore e lutto che passiamo le nostre giornate CHIUSI IN CASA.. esco soltanto la domenica mattina un’oretta giusto il tempo di fare la spesa e ci vado da sola. il mio compagno non esce proprio (((e non abbiamo ancora dato segni di esaurimento ))) come passo quindi le giornate? molto semplice, si è creata una nuova dolce routine casalinga... tutta accompagnata sempre da ottima Musica inoltre di sera abbiamo scoperto il piacere di guardare film sul divano (cosa che, quando hai la sveglia ogni giorno alle 5:30, non ti puoi permettere) quindi, non so andrà in futuro.. sto facendo solo la mia piccolissima parte, stando a casa. ci sono stati momenti in cui mi sono sentita a disagio mi chiedevo cosa posso fare di più utile? là fuori la gente sta perdendo i propri cari, medici e infermieri lavorano senza sosta rischiando la propria vita.. mi sono chiesta xke io devo essere così fortunata da starmene in casa “con le mani in mano”????? il mio compagno con la sua fredda razionalità mi ha semplicemente detto: stando a casa li stai aiutando. a non avere magari altre dieci persone in più da curare...
sicuramente la ripresa sarà molto lenta e graduale..
anche se adesso parlano della data del 13 Aprile..
ma la gente deve capire che poi il 14 Aprile non si potrà mica scendere in piazza a festeggiare come se l’Italia avesse vinto i Mondiali.. mi fa arrabbiare il menefreghismo.. ne vedo ancora tanto tramite ridicoli stati whatsapp gente che nonostante tutto continua a uscire a far vedere che è ai giardinetti con i bambini.. e frasi stupide come “passeggiata col bambino? sempre fatta!” come se fosse una sfida...a me da molto l’idea del “tu mi dai delle regole io me ne frego e faccio quello che voglio”..... come se fossero convinti che sta situazione non li riguarderà mai da vicino.
ti posso parlare della mia esperienza personale..
abito in provincia di Milano..
e sono a casa in ferie forzate dal 14 Marzo.
all’inizio dovevano essere solo 5 giorni.. poi man mano hanno continuato di settimana in settimana a prolungarmi le ferie.. e sono ancora a casa adesso fino al 5 aprile. avevo 42 giorni di ferie mai fatte.. me le stanno facendo fare adesso in questo periodo almeno evitano più possibile gli assembramenti in ufficio.. tra ferie forzate e gente che lavora da casa si sono organizzati così qui da me.. il mio compagno per esempio lavora da casa già dal 24 FEBBRAIO!.. xke a milano hanno praticamente chiuso quasi tutto fin da subito.. NONOSTANTE IL TRISTE MOMENTO DI LUTTO CHE RISPETTO CON TUTTO IL MIO CUORE devo ammettere di sentirmi molto molto fortunata. poter passare un po di tempo a casa era il sogno di una vita.. finalmente.. sono andata a convivere nel mese di Ottobre.. da allora non avevo ancora avuto modo di “godermi” appieno la casa... è quello che sto facendo dal 14 Marzo.. ed è proprio per rispetto di questo momento di dolore e lutto che passiamo le nostre giornate CHIUSI IN CASA.. esco soltanto la domenica mattina un’oretta giusto il tempo di fare la spesa e ci vado da sola. il mio compagno non esce proprio (((e non abbiamo ancora dato segni di esaurimento ))) come passo quindi le giornate? molto semplice, si è creata una nuova dolce routine casalinga... tutta accompagnata sempre da ottima Musica inoltre di sera abbiamo scoperto il piacere di guardare film sul divano (cosa che, quando hai la sveglia ogni giorno alle 5:30, non ti puoi permettere) quindi, non so andrà in futuro.. sto facendo solo la mia piccolissima parte, stando a casa. ci sono stati momenti in cui mi sono sentita a disagio mi chiedevo cosa posso fare di più utile? là fuori la gente sta perdendo i propri cari, medici e infermieri lavorano senza sosta rischiando la propria vita.. mi sono chiesta xke io devo essere così fortunata da starmene in casa “con le mani in mano”????? il mio compagno con la sua fredda razionalità mi ha semplicemente detto: stando a casa li stai aiutando. a non avere magari altre dieci persone in più da curare...
...attimi di Coincidenza...con i tuoi Sogni...
Io ricordo vagamente il casino di Chernobil, come evento simile, ma non c'era divieto di assembramento, limitazioni di uscite, ma i consigli di non comprare latte fresco, ad esempio, perché c'era il rischio che la nube tossica potesse arrivare anche in Italia. Ricordo che il latte a lunga conservazione era pressoché introvabile. Fu un brutto periodo.
Per ciò che concerne come sarà the day after, immagino solo un'enorme dissesto economico. Sarà dura riprendere ciò che ormai è andato inesorabilmente perso. Penso in prima persona alla mia attività, che, anche se ancora aperta, c'è un calo in picchiata delle vendite, mentre le tasse e le bollette non calano di un centesimo. Spero di non chiudere per fallimento, ma la vedo davvero nera. Per la nostra categoria non è prevista nessuna agevolazione fiscale, né aiuti di nessun genere.
D'altro canto, la quarantena sta facendo riscoprire molte abitudini ormai perse da tempo, tipo preparare pane, pasta in casa, tenere i bambini h24, quindi rispolverare giochi quasi scomparsi o ingegnarsi nel trovare loro un qualcosa che li diverta e non faccia pesare loro l'impossibilità di uscire. Non ultima, l'istruzione online.
Quoto i pensieri in toto di tutti voi, ma sottolineo le parole di Pam quando parla di gente che continua a strafregarsene e di andare in giro a cazzeggiare come se nulla fosse: quella è una percentuale di persone a cui non è successo un caso diretto in famiglia, perché purtroppo, se non si vive la tragedia in prima persona, non si comprende in pieno la tragedia, o si minimizza.
Ieri, mentre facevo una fila interminabile davanti alla banca, c'era un tizio che urlava l'inutilità di aver bloccato l'Italia per una "semplice influenza", che le misure di sicurezza adottate dal governo erano un'esagerazione solo perché sua madre di 80 anni va in giro a fare la spesa senza dispositivi di protezione e stava benissimo, quindi è tutto un complotto per rovinarci la vita... Ha continuato a blaterare cazzate del genere per un bel po' di tempo e NESSUNO ha avuto il coraggio di contraddirlo, me compresa. Avrei voluto dirgli di mettere per iscritto, con tanto di firma, di rinunciare al ricovero e a tutte le azioni sanitarie atte a curarlo e a cercare di salvargli la vita, in modo tale da lasciar libero il posto a chi ne avesse davvero bisogno, ma non l'ho fatto perché so che saremmo arrivati non dico alle mani, ma quasi. Non avevo voglia di sprecare fiato inutilmente, soprattutto perché litigo costantemente con la mascherina che mi soffoca e mi appanna gli occhiali in continuazione e perché a lavare la testa all'asino si perde tempo, acqua e sapone.
La cosiderazione di Gabro sulla geolocalizzazione la appoggio, ma sai quanti invocherebbero il diritto alla privacy, ignorando completamente che comunque, se sei in possesso di un cellulare, a prescindere sanno dove sei, cosa fai, dove vai o sei stato! Inoltre l'assistente Google registra tutte le parole che si dicono e puntualmente si apre a caso, chiedendoti cosa vuoi fare. Io addirittura sarei propensa al microchip personale, che contenga tutti i miei dati, soprattutto riguardanti la mia salute. Una sorta di cartella clinica intima, in modo tale che, in caso di bisogno, gli operatori sanitari sappiano immediatamente dal gruppo sanguigno alle vaccinazioni eseguite, alle eventuali allergie a farmaci o ad altro, se sono a favore della donazione degli organi o se sono donatore Avis, eccetera. Ma io lo dico perché non ho nulla da nascondere, ma quanti sarebbero d'accordo? Pochissimi.
Concludo dicendo che non sarà una cosa veloce la ripresa, anche perché per ora il limite è il 13 aprile, ma solo perché non abbiamo la sfera di cristallo per poter prevedere cosa succederà da oggi a quella data. Secondo me se ne andrà anche maggio. Il contagio da noi in Puglia è ancora in fase di espansione e il picco non c'è ancora stato, quindi da qui a poter pensare di poter tornare alla normalità in un breve lasso di tempo ce ne passa.
Per ciò che concerne come sarà the day after, immagino solo un'enorme dissesto economico. Sarà dura riprendere ciò che ormai è andato inesorabilmente perso. Penso in prima persona alla mia attività, che, anche se ancora aperta, c'è un calo in picchiata delle vendite, mentre le tasse e le bollette non calano di un centesimo. Spero di non chiudere per fallimento, ma la vedo davvero nera. Per la nostra categoria non è prevista nessuna agevolazione fiscale, né aiuti di nessun genere.
D'altro canto, la quarantena sta facendo riscoprire molte abitudini ormai perse da tempo, tipo preparare pane, pasta in casa, tenere i bambini h24, quindi rispolverare giochi quasi scomparsi o ingegnarsi nel trovare loro un qualcosa che li diverta e non faccia pesare loro l'impossibilità di uscire. Non ultima, l'istruzione online.
Quoto i pensieri in toto di tutti voi, ma sottolineo le parole di Pam quando parla di gente che continua a strafregarsene e di andare in giro a cazzeggiare come se nulla fosse: quella è una percentuale di persone a cui non è successo un caso diretto in famiglia, perché purtroppo, se non si vive la tragedia in prima persona, non si comprende in pieno la tragedia, o si minimizza.
Ieri, mentre facevo una fila interminabile davanti alla banca, c'era un tizio che urlava l'inutilità di aver bloccato l'Italia per una "semplice influenza", che le misure di sicurezza adottate dal governo erano un'esagerazione solo perché sua madre di 80 anni va in giro a fare la spesa senza dispositivi di protezione e stava benissimo, quindi è tutto un complotto per rovinarci la vita... Ha continuato a blaterare cazzate del genere per un bel po' di tempo e NESSUNO ha avuto il coraggio di contraddirlo, me compresa. Avrei voluto dirgli di mettere per iscritto, con tanto di firma, di rinunciare al ricovero e a tutte le azioni sanitarie atte a curarlo e a cercare di salvargli la vita, in modo tale da lasciar libero il posto a chi ne avesse davvero bisogno, ma non l'ho fatto perché so che saremmo arrivati non dico alle mani, ma quasi. Non avevo voglia di sprecare fiato inutilmente, soprattutto perché litigo costantemente con la mascherina che mi soffoca e mi appanna gli occhiali in continuazione e perché a lavare la testa all'asino si perde tempo, acqua e sapone.
La cosiderazione di Gabro sulla geolocalizzazione la appoggio, ma sai quanti invocherebbero il diritto alla privacy, ignorando completamente che comunque, se sei in possesso di un cellulare, a prescindere sanno dove sei, cosa fai, dove vai o sei stato! Inoltre l'assistente Google registra tutte le parole che si dicono e puntualmente si apre a caso, chiedendoti cosa vuoi fare. Io addirittura sarei propensa al microchip personale, che contenga tutti i miei dati, soprattutto riguardanti la mia salute. Una sorta di cartella clinica intima, in modo tale che, in caso di bisogno, gli operatori sanitari sappiano immediatamente dal gruppo sanguigno alle vaccinazioni eseguite, alle eventuali allergie a farmaci o ad altro, se sono a favore della donazione degli organi o se sono donatore Avis, eccetera. Ma io lo dico perché non ho nulla da nascondere, ma quanti sarebbero d'accordo? Pochissimi.
Concludo dicendo che non sarà una cosa veloce la ripresa, anche perché per ora il limite è il 13 aprile, ma solo perché non abbiamo la sfera di cristallo per poter prevedere cosa succederà da oggi a quella data. Secondo me se ne andrà anche maggio. Il contagio da noi in Puglia è ancora in fase di espansione e il picco non c'è ancora stato, quindi da qui a poter pensare di poter tornare alla normalità in un breve lasso di tempo ce ne passa.
The beat, the bass, the drum, the groove. The Gigi Gigi' Style
Off: non so come si sono regolati i vari Comuni in questa cosa, un paio di anni fa sono andata per la carta d’identità e me ne hanno rilasciata una elettronica.
È simile alla tessera sanitaria o al codice fiscale per intenderci, lì c’è anche la foto.
In quell’occasione mi hanno fatto firmare una serie di fogli e preso le impronte, tra questi fogli c’era proprio quello riguardo alla donazione degli organi e potevi scegliere se esprimere il consenso o meno, con la possibilità di una rettifica in futuro (mi pare).
Penso che questo dato risulti proprio dal documento elettronico (diversamente non vedo perché perdere questo tempo e in quel contesto specifico), come penso risulti se hai dei precedenti con la Giustizia oppure no.
Quando negli aeroporti fanno i controlli a campione (mi pare si chiamino così) strisciano questa carta da qualche parte, quindi penso che da lì un po’ di dati risultino, compreso se hai dato il consenso alla donazione degli organi oppure no.
È UNA TEORIA MIA (non so sottolineare, lo scrivo così).
"Io Ti Amo!!!"
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
Parlando con mia madre, mi ha detto la stessa cosa.M.Pia75 ha scritto: 02 apr 2020, 10:11 Io ricordo vagamente il casino di Chernobil, come evento simile, ma non c'era divieto di assembramento, limitazioni di uscite, ma i consigli di non comprare latte fresco, ad esempio, perché c'era il rischio che la nube tossica potesse arrivare anche in Italia. Ricordo che il latte a lunga conservazione era pressoché introvabile. Fu un brutto periodo.
A lei questa storia sta ricordando molto quel 86'.
A Maggio del 86' nacqui io e visse quella situazione molto surreale,
in cui non sapevano realmente se le radiazioni fossero arrivate o meno,
cosa si poteva mangiare, se si poteva uscire di casa...
Con me neonato inoltre, la grande paura di espormi ad un pericolo.
Oggi nel suo caso, la paura è strettamente personale.
A 60 anni ha paura di esporsi ad un virus che è più aggressivo per la sua fascia d'età rispetto alla mia..
A me spaventa l'incapacità di rispettare le leggi e le regole... e l'incapacità (volontaria e non) di capire perchè sono state fatte.
Dopo 11 giorni lunedì ho fatto la spesa. Mi sono presentato là presto... i carrelli in fila erano ben distanziati, ma 3-4 anziani si sono allontanati dai carrelli per chiaccherare in gruppo. -.-
Quando sono uscito dal supermercato invece c'era un agente della polizia municipale... e allora tutti in riga.
Quindi funziona così?! Si fanno le cose solo se c'è il cane da guardia?!...
A dicembre ad Amsterdam mi ha colpito il fatto che TUTTI rispettano le file e che TUTTI timbrano il biglietto sui mezzi pubblici in entrata e in uscita.
E' la normalità, è giusto così e si fa così, punto. Chi non lo fa al 99% è un turista. Ma le regole ci sono e le rispettano.
Quì leggo anche queste cose: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edi ... e/5754769/
Come se il Governo si divertisse a chiudere "tutto".
Non capiscono o (peggio) fanno finta di non capire che si sta cercando di evitare il più possibile gli spostamenti e i contatti umani...
Invece no... autocertifichi che puoi lavorare in sicurezza (certo, come no) e quindi ti viene assegnata in automatico la deroga...
Ci sono più di 10mila persone morte e siamo in piena crisi sanitaria... ci sono tantissime realtà economiche che andranno sul lastrico... e si pensa alla corsetta o alla passeggiata col figlio.
...allora ognuno pensa ai kazzi propri... al fatto che non può vedere parenti, fidanzati, amici... e si fotte tutto quanto.
Io sono spaventato per questo poco senso di responsabilità globale...
Il dopo... dopo per un bel po' di tempo dovremmo convivere con delle regole...
Saremo capaci?
Dopo 11 giorni lunedì ho fatto la spesa. Mi sono presentato là presto... i carrelli in fila erano ben distanziati, ma 3-4 anziani si sono allontanati dai carrelli per chiaccherare in gruppo. -.-
Quando sono uscito dal supermercato invece c'era un agente della polizia municipale... e allora tutti in riga.
Quindi funziona così?! Si fanno le cose solo se c'è il cane da guardia?!...
A dicembre ad Amsterdam mi ha colpito il fatto che TUTTI rispettano le file e che TUTTI timbrano il biglietto sui mezzi pubblici in entrata e in uscita.
E' la normalità, è giusto così e si fa così, punto. Chi non lo fa al 99% è un turista. Ma le regole ci sono e le rispettano.
Quì leggo anche queste cose: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edi ... e/5754769/
Come se il Governo si divertisse a chiudere "tutto".
Non capiscono o (peggio) fanno finta di non capire che si sta cercando di evitare il più possibile gli spostamenti e i contatti umani...
Invece no... autocertifichi che puoi lavorare in sicurezza (certo, come no) e quindi ti viene assegnata in automatico la deroga...
Ci sono più di 10mila persone morte e siamo in piena crisi sanitaria... ci sono tantissime realtà economiche che andranno sul lastrico... e si pensa alla corsetta o alla passeggiata col figlio.
...allora ognuno pensa ai kazzi propri... al fatto che non può vedere parenti, fidanzati, amici... e si fotte tutto quanto.
Io sono spaventato per questo poco senso di responsabilità globale...
Il dopo... dopo per un bel po' di tempo dovremmo convivere con delle regole...
Saremo capaci?
...if you want to beee wiiith meee... ... ..
I frignoni andrebbero presi a calci in culo, da quelli che sono diventati atleti in un giorno, ai rimbambiti che non rispettano il turno e passano davanti a tutti, a quelli che invocano l’ora d’aria per i propri bambini.
Da cattiva penso sia meglio in casa, ma vivi, che fuori ma al cimitero.
Quanto alle regole, è nell’indole di certi esseri umani comportarsi bene quando si ritiene di esser visti e fare Schifo quando si ritiene di non esser visti.
Succede quando si tiene più alla bella figura che alla propria Coscienza.
Come sempre c’è chi imparerà tanto, ovvero le persone disposte a cambiare.
C’è chi non imparerà niente.
Chi compra lievito a pacchi, per esempio, è nato senza capire niente e morirà senza capire niente.
Il mondo è dei Cretini, non degli altruisti.
Da cattiva penso sia meglio in casa, ma vivi, che fuori ma al cimitero.
Quanto alle regole, è nell’indole di certi esseri umani comportarsi bene quando si ritiene di esser visti e fare Schifo quando si ritiene di non esser visti.
Succede quando si tiene più alla bella figura che alla propria Coscienza.
Come sempre c’è chi imparerà tanto, ovvero le persone disposte a cambiare.
C’è chi non imparerà niente.
Chi compra lievito a pacchi, per esempio, è nato senza capire niente e morirà senza capire niente.
Il mondo è dei Cretini, non degli altruisti.
"Io Ti Amo!!!"
"Soffro di incontinenza urinaria"
tu tu tu...
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- quella del Palace
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- Iscritto il: 20 dic 2018, 18:29
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Avete già detto tanto e tutto.... oltre ad essere preoccupata adesso, mi spaventa quel poco senso di responsabilità!
Figuriamoci dopo
Figuriamoci dopo
"a passeggio nei Sogni"
Cristian, stessa situazione è capitata a me.
Affacciandomi da casa, prima che chiudessero i parchi.
C'era un gruppetto di persone a spasso con i cani , a chiacchierare in gruppo.
Hanno dovuto chiudere i parchi per far capire alle persone come comportarsi.
Sul rispetto di certe regole nei Paesi Bassi (Olanda, Belgio), siamo su un altro livello come hai detto.
Io credo che prolungheranno nuovamente fino al 3 di Maggio.
Magari non le attività produttive, che riprenderanno a lavorare..
Sulla base di quello che ci siamo detti, è impensabile lasciare liberi gli Italiani il 25 Aprile e il 1 Maggio.
Ci sarà una fetta ignorante della popolazione,
(gli stessi delle fake-news, quelli che condividono gli articoli datati 2015 senza accorgersene, quelli che "Conte è una merda, meglio il duce")
che ne approfitterebbe per riunirsi e vanificare così gli sforzi fatti fino ad ora.
Adesso ci troveremo incontro alla bella stagione, alla possibilità di andare in spiaggia..
Mi preoccupa anche quello.
Anche se viviamo nella speranza che il caldo, l'afa, mettano momentaneamente fuori uso il Coronavirus
Saremo comunque capaci di rispettare delle regole in un contesto del genere?
Affacciandomi da casa, prima che chiudessero i parchi.
C'era un gruppetto di persone a spasso con i cani , a chiacchierare in gruppo.
Hanno dovuto chiudere i parchi per far capire alle persone come comportarsi.
Sul rispetto di certe regole nei Paesi Bassi (Olanda, Belgio), siamo su un altro livello come hai detto.
Io credo che prolungheranno nuovamente fino al 3 di Maggio.
Magari non le attività produttive, che riprenderanno a lavorare..
Sulla base di quello che ci siamo detti, è impensabile lasciare liberi gli Italiani il 25 Aprile e il 1 Maggio.
Ci sarà una fetta ignorante della popolazione,
(gli stessi delle fake-news, quelli che condividono gli articoli datati 2015 senza accorgersene, quelli che "Conte è una merda, meglio il duce")
che ne approfitterebbe per riunirsi e vanificare così gli sforzi fatti fino ad ora.
Adesso ci troveremo incontro alla bella stagione, alla possibilità di andare in spiaggia..
Mi preoccupa anche quello.
Anche se viviamo nella speranza che il caldo, l'afa, mettano momentaneamente fuori uso il Coronavirus
Saremo comunque capaci di rispettare delle regole in un contesto del genere?