La paura scatena tante reazioni ed emozioni nelle persone, nel bene e nel male...
Mi spiace per la situazione con Papà Ga...ma se ci rifletti con tutto quello che si legge e che si sente ci può stare...
Non si dovrebbe arrivare a discutere perché poi la si vive male, quello sì...
Se ti può consolare un minimo, anche mia mamma spesso discute con mia sorella che sta facendo piccoli lavoretti saltuari che la costringono ad uscire di casa...
È un momento molto delicato, dobbiamo avere tanta tanta pazienza e occhi aperti...
Cosa succederà dopo il Coronavirus ?
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CoLoNNeLLo
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vogliamo dargli torto?
assolutamente..Giadina ha scritto: 01 nov 2020, 11:14 La paura scatena tante reazioni ed emozioni nelle persone, nel bene e nel male...
Mi spiace per la situazione con Papà Ga...ma se ci rifletti con tutto quello che si legge e che si sente ci può stare...
Non si dovrebbe arrivare a discutere perché poi la si vive male, quello sì...
Se ti può consolare un minimo, anche mia mamma spesso discute con mia sorella che sta facendo piccoli lavoretti saltuari che la costringono ad uscire di casa...
È un momento molto delicato, dobbiamo avere tanta tanta pazienza e occhi aperti...
Grazie Giada!
Non è facile. Si discute, poi ovviamente torna la quiete.
Ma ogni volta che affronto l'argomento "vita sociale", non esistono punti d'incontro.
Io mi auguro che dopo questo periodo e. Soprattutto Presto Presto finiscano questi lockdown e questa apatia e terrore generale e si possa tornare a Abbracciarsi e stringersi forte con chi si Ama... La forza dell Amore e dell aspettarsi, vince su tutto
Durante il lockdown tutti dicevano "ne usciremo migliori", "saremo tutti più uniti", "i medici e gli infermieri sono i nostri angeli"...
Poi leggi post tipo questo su Facebook:
"Saverio Tommasi (fanpage.it)
Sapete un fatto che mi toglie molte delle mie abituali speranze?
A Bergamo tutti hanno avuto un parente, un amico, oppure un conoscente o vicino di casa, o un amico di un amico, che è morto per Covid o che per Covid si è ammalato in modo impetuoso.
A Bergamo, nonostante questo, oggi protestano contro le misure sanitarie prese per il dilagare della seconda ondata pandemica. Dicono “vogliamo rimanere aperti”, dicono “vogliamo lavorare”, dicono “noi non ci stiamo”.
Cari miei, tutti vorrebbero lavorare, rimanere aperti, ma la salute – anche quella degli altri, anche a costo di rimetterci economicamente – deve venire prima. Di più: dobbiamo lottare perché la salute venga prima del lavoro. E’ questo un concetto semplice, umano, minimo, e che ci differenzia da tutti gli altri animali.
Sapere che nelle stesse vie percorse dai camion militari che portavano via le bare, oggi le persone urlano di voler tenere aperto, mi crea un dolore e un disagio mal sopportabile.
Che speranza abbiamo di cambiare il mondo, di fermare la deforestazione dell’Amazzonia, di migliorare le condizioni dei popoli migranti, di bloccare lo sfruttamento lavorativo dei bambini, di costruire case popolari anche qui in Italia, scuole migliori, persone migliori, se sotto casa propria le persone non ricordano cosa è accaduto cinque mesi fa, e non vedono cosa sta accadendo ora? Che speranza abbiamo di riuscire a mostrare la possibilità di un mondo migliore, di una visione di umanità connessa al di là delle distanze geografiche, se governa l'incapacità di osservare a tre metri dai propri occhi, di ricordare fatti di pochi mesi fa? Come possiamo pensare di convincere certuni a pensare anche alle future generazioni di bipedi, se non rispettano neanche il dolore dell'oggi, quello del vicino di casa, o quello del malato?
Come possiamo fare se molti credono nella dimenticanza, e ucciderebbero pur di non rinunciare a una parzialità dei propri introiti per la salute di qualcun altro?
Oggi è una di quelle giornate che sento più pesanti delle altre."
Poi sotto un commento di un medico, Massimiliano Bellisario:
" Io lavoro a Bergamo come Medico di Famiglia Saverio. Ho perso 13 pazienti tra marzo e aprile, quando un MdF normalmente ne perde 8-10 in un anno. E nonostante ciò ho, tra gli altri miei pazienti (sono 1500 in tutto), gente che non ci crede e vuole rimanere aperto. Ne usciremo migliori dicevano. Intanto io ho passato il sabato mattina a fare segnalazioni all’ATS, nonostante dicono che i MdF sabato e domenica si diano alla macchia, questi maledetti miliardari fancazzisti che rubano lo stipendio! Ed io mi nascondo, ho paura di girare col contrassegno di medico sul cruscotto, perché ti rigano la macchina o ti rompono i vetri. Possiamo vivere così?"
Questo invece di un mio amico, Diego Denni, sulla situazione nel mio paese, San Vito Romano:
"San Vito si sta comportando in tema Covid in maniera vergognosa ci sono persone contagiate che fanno test privati e fanno beatamente i ca**i loro .... mamme che fanno i tamponi di nascosto e nascondono i figli dentro casa senza comunicarlo alla classe che ne e’ stata a contatto .... ci sono mamme che si RIFIUTANO di fare il tampone ai figli con la scusa di tenerli in quarantena senza tutelare i compagni che erano in classe con loro !!!
Siamo alla follia un paese di dementi e possibili assassini questo è’ San Vito oggi uno schifo !!!
Con queste teste di Ca**o e’ impossibile arginare questo fenomeno mettendo a rischio i più deboli e i più anziani !
Quanti altri morti dovrà piangere San Vito quanti altri ancora MALEDETTI !!!!!"
Ecco... Dopo che leggo e vedo tutto questo in giro provo solo un profondo senso di ribrezzo, poi ce la prendiamo sempre con gli altri, la colpa è sempre degli altri, mai dei nostri comportamenti scellerati!
Dopo il Corona Virus saremo peggio, saremo peggio di come siamo già, avremo una società che non ha imparato nulla dalle situazioni di difficoltà e che anzi continua a fottere il prossimo e a non rispettare nessuno!
Nella prima parte dell'anno ero ottimista... Ora no
Poi leggi post tipo questo su Facebook:
"Saverio Tommasi (fanpage.it)
Sapete un fatto che mi toglie molte delle mie abituali speranze?
A Bergamo tutti hanno avuto un parente, un amico, oppure un conoscente o vicino di casa, o un amico di un amico, che è morto per Covid o che per Covid si è ammalato in modo impetuoso.
A Bergamo, nonostante questo, oggi protestano contro le misure sanitarie prese per il dilagare della seconda ondata pandemica. Dicono “vogliamo rimanere aperti”, dicono “vogliamo lavorare”, dicono “noi non ci stiamo”.
Cari miei, tutti vorrebbero lavorare, rimanere aperti, ma la salute – anche quella degli altri, anche a costo di rimetterci economicamente – deve venire prima. Di più: dobbiamo lottare perché la salute venga prima del lavoro. E’ questo un concetto semplice, umano, minimo, e che ci differenzia da tutti gli altri animali.
Sapere che nelle stesse vie percorse dai camion militari che portavano via le bare, oggi le persone urlano di voler tenere aperto, mi crea un dolore e un disagio mal sopportabile.
Che speranza abbiamo di cambiare il mondo, di fermare la deforestazione dell’Amazzonia, di migliorare le condizioni dei popoli migranti, di bloccare lo sfruttamento lavorativo dei bambini, di costruire case popolari anche qui in Italia, scuole migliori, persone migliori, se sotto casa propria le persone non ricordano cosa è accaduto cinque mesi fa, e non vedono cosa sta accadendo ora? Che speranza abbiamo di riuscire a mostrare la possibilità di un mondo migliore, di una visione di umanità connessa al di là delle distanze geografiche, se governa l'incapacità di osservare a tre metri dai propri occhi, di ricordare fatti di pochi mesi fa? Come possiamo pensare di convincere certuni a pensare anche alle future generazioni di bipedi, se non rispettano neanche il dolore dell'oggi, quello del vicino di casa, o quello del malato?
Come possiamo fare se molti credono nella dimenticanza, e ucciderebbero pur di non rinunciare a una parzialità dei propri introiti per la salute di qualcun altro?
Oggi è una di quelle giornate che sento più pesanti delle altre."
Poi sotto un commento di un medico, Massimiliano Bellisario:
" Io lavoro a Bergamo come Medico di Famiglia Saverio. Ho perso 13 pazienti tra marzo e aprile, quando un MdF normalmente ne perde 8-10 in un anno. E nonostante ciò ho, tra gli altri miei pazienti (sono 1500 in tutto), gente che non ci crede e vuole rimanere aperto. Ne usciremo migliori dicevano. Intanto io ho passato il sabato mattina a fare segnalazioni all’ATS, nonostante dicono che i MdF sabato e domenica si diano alla macchia, questi maledetti miliardari fancazzisti che rubano lo stipendio! Ed io mi nascondo, ho paura di girare col contrassegno di medico sul cruscotto, perché ti rigano la macchina o ti rompono i vetri. Possiamo vivere così?"
Questo invece di un mio amico, Diego Denni, sulla situazione nel mio paese, San Vito Romano:
"San Vito si sta comportando in tema Covid in maniera vergognosa ci sono persone contagiate che fanno test privati e fanno beatamente i ca**i loro .... mamme che fanno i tamponi di nascosto e nascondono i figli dentro casa senza comunicarlo alla classe che ne e’ stata a contatto .... ci sono mamme che si RIFIUTANO di fare il tampone ai figli con la scusa di tenerli in quarantena senza tutelare i compagni che erano in classe con loro !!!
Siamo alla follia un paese di dementi e possibili assassini questo è’ San Vito oggi uno schifo !!!
Con queste teste di Ca**o e’ impossibile arginare questo fenomeno mettendo a rischio i più deboli e i più anziani !
Quanti altri morti dovrà piangere San Vito quanti altri ancora MALEDETTI !!!!!"
Ecco... Dopo che leggo e vedo tutto questo in giro provo solo un profondo senso di ribrezzo, poi ce la prendiamo sempre con gli altri, la colpa è sempre degli altri, mai dei nostri comportamenti scellerati!
Dopo il Corona Virus saremo peggio, saremo peggio di come siamo già, avremo una società che non ha imparato nulla dalle situazioni di difficoltà e che anzi continua a fottere il prossimo e a non rispettare nessuno!
Nella prima parte dell'anno ero ottimista... Ora no
Non si può pensare solo ai propri kazzi, solo gli imbecilli non arrivano a capire che facendo così mettono a repentaglio tutto.
Già ne sto vedendo troppi di imbecilli in giro... Io sto facendo solo spostamenti essenziali ormai già da un mese, molti invece se ne sbattono e per gli stessi la colpa è sempre di altre persone mai la loro!Giadina ha scritto: 07 nov 2020, 16:13 Non si può pensare solo ai propri kazzi, solo gli imbecilli non arrivano a capire che facendo così mettono a repentaglio tutto.
Tieni conto che ho parlato (e mi sono inca**ato come una iena) con delle persone del mio paese che si lamentavano di presunte feste avvenute nel paese e poi facevano pranzi in ristoranti con 60/70 invitati in barba agli ultimi decreti e si vantavano anche dicendo "beh ma quello del ristora detto che se viene un controllo gli avremmo dovuto dire che non conoscevamo quelli dei tavoli vicino e che ognuno era per affari propri"... Poi quando gli dici che sono stati fortunati che non è successo nulla, che nessuno si è contagiato ecc. si arrabbiano anche! Non sarà facile uscirne proprio per questo tipo di persone... Noi rispettiamo tutto da sempre e invece ad oggi c'è ancora chi se ne fot*e!
Dopo il Cororavirus spero di ricordarmi ancora cosa facevo prima del Coronavirus.
Per fortuna negli ultimi anni ho stampato delle foto.
Per fortuna negli ultimi anni ho stampato delle foto.
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pam
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il 6 Novembre dopo 21 giorni di malattia
ho finalmente fatto il tampone...
è risultato “debolmente positivo” ....
quindi conferma che il virus l’ho avuto e ce l’ho ancora
anche se spero che questo esito voglia dire che sono in via di guarigione.... Ringrazio tutte le persone che in questo periodo mi sono state vicine anche solo con un piccolo semplice Pensiero ...e che mi hanno dato Coraggio
vi assicuro che non è stato divertente e consiglio a Tutti di prestare la massima attenzione
ho finalmente fatto il tampone...
è risultato “debolmente positivo” ....
quindi conferma che il virus l’ho avuto e ce l’ho ancora
anche se spero che questo esito voglia dire che sono in via di guarigione.... Ringrazio tutte le persone che in questo periodo mi sono state vicine anche solo con un piccolo semplice Pensiero ...e che mi hanno dato Coraggio
vi assicuro che non è stato divertente e consiglio a Tutti di prestare la massima attenzione
...attimi di Coincidenza...con i tuoi Sogni...